Science 2

Ricerche ed analisi sull’industria italiana: il Comitato Scientifico del Centro Studi

Categories: Science 2 | Posted by: Gabriele Caragnano

IL COMITATO SCIENTIFICO

 

Il 20 luglio 2015 (Milano) si sono riuniti per la prima volta i membri del nuovo Comitato Scientifico del Centro Studi della Fondazione Ergo di cui è stato nominato Coordinatore il Prof. Sandro Trento (Università di Trento).

Il Centro Studi svolge, nel quadro degli obiettivi della Fondazione Ergo, un’attività scientifica autonoma e sistematica di indagine, analisi e ricerca su argomenti di carattere economico-industriale, organizzativo, ergonomico e tecnico. Il ruolo del Centro Studi è quello di delineare e sviluppare le linee dell’attività culturale della Fondazione oltre che consentire una maggior conoscenza, diffusione e interpretazione dei fenomeni generali del mondo dell’industria italiana.

Il Centro Studi si avvale di un Comitato Scientifico composto da persone di chiara competenza che ha come obiettivo quello di contribuire ad individuare tematiche di ricerca per il medio e lungo periodo oltre che prestare consulenza tecnica su progetti ed argomenti per l’industria italiana.

I consiglieri sono:

Prof. Giuseppe Berta, Università Bocconi

Dott. Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore

Prof. Luisa Corazza, Università degli Studi del Molise

Prof. Luciano Pero, Politecnico di Milano (MIP)

Dott. Diodato Pirone, Il Messaggero

Dott. Paolo Rebaudengo, esperto di relazioni sindacali

Prof. Gianfranco Viesti, Università di Bari

 

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INAIL – Bando Isi 2014

Categories: Innovations 2, Science 2 | Posted by: Gabriele Caragnano

La competenza della Fondazione ERGO-MTM Italia e la possibilità di poter accedere agli incentivi INAIL per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Anche per quest’anno INAIL ha confermato una importante iniziativa volta a supportare economicamente le imprese intenzionate a realizzare progetti volti al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La Fondazione, senza alcun impegno di carattere economico, fornisce a tutte le imprese interessate la possibilità di organizzare un incontro esplorativo con i nostri esperti per valutare la possibilità di far finanziare un progetto aziendale che porti al miglioramento dell’organizzazione del lavoro e dell’ergonomia. In caso di valutazione positiva la nostra Fondazione offre supporto per attingere a incentivi economici messi a disposizione dai vari enti erogatori.

È stato infatti stanziato a livello nazionale, con modalità e importi differenziati per regione, un finanziamento costituito da un contributo in conto capitale pari al 65% delle spese sostenute dall’impresa, al netto dell’IVA (fino a un massimo di €130.000), per la realizzazione di una delle seguenti tipologie di progetto:
1. progetti di investimento
2. progetti di responsabilità sociale e per l’adozione di modelli organizzativi

Le imprese, purchè ubicate sul territorio italiano e iscritte alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura, possono presentare un solo progetto, per una sola unità produttiva. Per i progetti di tipologia 2 l’intervento richiesto può riguardare tutti i lavoratori facenti capo a un unico datore di lavoro, anche se dislocati in più sedi o più regioni.
Gli interventi finanziabili sono quelli che realizzano un effettivo, documentato miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori rispetto a condizioni di rischio riscontrabili nel documento di valutazione dei rischi aziendali.

La domanda dovrà essere presentata da ciascuna impresa a partire dal giorno 3 marzo 2015 in modalità telematica
, seguendo la procedura guidata disponibile sul sito www.inail.it a seguito di registrazione e con successiva conferma tramite Posta Elettronica Certificata.

Resta inteso che in nessun caso il supporto fornito dalla Fondazione ERGO-MTM Italia deve essere inteso come garanzia di ottenimento degli incentivi richiesti.
Per ulteriori informazioni in merito, la Segreteria della Fondazione ERGO-MTM Italia è a vostra disposizione al numero 0332 239979 o scrivendo all’indirizzo segreteria@ergo-mtm.it.

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Formazione gratuita per Auditor Sindacali MTM-UAS e EAWS: definite le date 2015

Categories: Science 2 | Posted by: Gabriele Caragnano

La Fondazione finanzierà anche nel 2015 il percorso formativo riservato ai sindacati metalmeccanici (FIOM, FIM, UILM, FISMIC e UGL) che si svolgerà nelle seguenti date:

Corso MTM-UAS per Auditor Sindacali (Analisi Lavoro): dal 26 al 30 gennaio 2015, iscrizioni entro venerdì 19 dicembre 2014

Corso EAWS per Auditor Sindacali (Ergonomia): dal 16 al 20 marzo 2015, iscrizioni entro giovedì 19 febbraio 2015

Obiettivo della formazione è fornire le conoscenze tecniche necessarie per la comprensione delle analisi UAS, EAWS e dell’applicazione del modello ERGO-UAS per la determinazione dei fattori di maggiorazione, inclusi gli impatti dell’organizzazione del lavoro sul calcolo delle saturazioni. A conclusione di ciascun corso è previsto un esame che, qualora superato, consente al partecipante di ottenere la certificazione di Auditor Sindacale rilasciata dalla nostra Fondazione.

Le iscrizioni devono necessariamente pervenire alla segreteria della Fondazione nei termini di cui sopra e attraverso le rispettive segreterie nazionali. Le persone di riferimento sono: Michele De Palma (FIOM), Alberto Cipriani (FIM), Gianluca Ficco (UILM), Rocco Carella (FISMIC) e Antonio d’Anolfo (UGL).

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“Fiat-Chrysler, un modello anomalo”

Categories: Science 2 | Posted by: Gabriele Caragnano

Segnaliamo e consigliamo la lettura del saggio di Diodato Pirone “Fiat-Chrysler, un modello anomalo” sul numero 4/14 della rivista Il Mulino che tratta il caso interessante in cui la nostra Fondazione ha avuto un ruolo fondamentale.

Pirone, grazie alla sua abile capacità narrativa, descrive i rapporti della nuova multinazionale italo-americana con i sindacati statunitensi e analizza il processo di riqualificazione degli stabilimenti Chrysler oltreoceano.
L’analisi passa poi all’Italia, alle fabbriche Fiat di Pomigliano e di Melfi dove è stato abbandonato l’antico modello del 900’ per lasciar posto a fabbriche più piccole e organizzate. E ancora, il giornalista entra nel merito di come il sistema World Class Manufacturing, applicato per la riorganizzazione delle fabbriche Fiat-Chrysler sia stato recepito e messo in pratica negli stabilimenti americani così come in quelli italiani, ma anche del ruolo conferito al sindacato e della reazione dei lavoratori alle nuova politiche aziendali.

Uno spaccato interessante, insomma, su un Gruppo tutto nuovo che unisce Italia e Stati Uniti in una sfida firmata Marchionne.
L’articolo è acquistabile sul sito della rivista al seguente link:

Rivista Il Mulino

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Le nuove date dei corsi di Auditor Sindacale MTM-UAS e di Auditor Sindacale EAWS

Categories: Science 2 | Posted by: Gabriele Caragnano

La Fondazione finanzierà anche quest’anno il percorso formativo gratuito riservato ai sindacati metalmeccanici (FIOM, FIM, UILM, FISMIC e UGL) e che si svolgerà nelle seguenti date:

–          Corso MTM-UAS per Auditor Sindacali (Analisi Lavoro): dal 31 marzo al 4 aprile 2014, iscrizioni entro venerdì 28 febbraio 2014

–          Corso EAWS per Auditor Sindacali (Ergonomia): dal 26 al 30 maggio 2014, iscrizioni entro venerdì 18 aprile 2014

Obiettivo della formazione è fornire le conoscenze tecniche necessarie per la comprensione delle analisi UAS, EAWS e dell’applicazione del modello ERGO-UAS per la determinazione dei fattori di maggiorazione, inclusi gli impatti dell’organizzazione del lavoro sul calcolo delle saturazioni. A conclusione di ciascun corso è previsto un esame che, qualora superato, consente al partecipante di ottenere la certificazione di Auditor Sindacale rilasciata dalla nostra Fondazione.

Le iscrizioni devono necessariamente pervenire alla segreteria della Fondazione nei termini di cui sopra e attraverso le rispettive segreterie nazionali. Le persone di riferimento sono: Michele De Palma (FIOM), Alberto Cipriani (FIM), Gianluca Ficco (UILM), Rocco Carella (FISMIC) e Antonio d’Anolfo (UGL).

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XIV Conferenza Annuale sulla Produttività e l’Organizzazione del Lavoro

Categories: Science 2 | Posted by: Gabriele Caragnano

FONDAZIONE ERGO MTM ITALIA
è lieta di invitarla alla IX conferenza annuale sulla Produttività e l’Organizzazione del Lavoro

Misurare, Cambiare, Migliorare
Come fare emergere il potenziale esplosivo della PMI italiana

Centro Congressi Unione Industriale Torino
Via Vincenzo Vela, 17
Giovedì, 17 ottobre 2013

9.30 – 13 | Intervengono
G. Berta, Professore di Storia dell’economia all’Università Bocconi |Gabriele Caragnano, Direttore Generale Fondazione ERGO-MTM Italia |A. Cipriani, FIM nazionale Organizzazione del Lavoro |Dario Di Vico, Corriere della Sera |G. Ficco, UILM nazionale F. Mosconi, Professore associato di Economia Industriale all’Università di Parma |Giuseppe Roma, Direttore Generale Censis |

14.30 – 16.30 | Testimonianze
“La finestra sul mondo”, dibattito condotto da Diodato Pirone, Il Messaggero
J. Gravalos, Amministratore Delegato Gravalos SA | G. Garimberti, Amministratore Delegato VM Motori |G. Caragnano, Associate Partner PwC

Per informazioni e adesioni:

Ufficio Stampa Fondazione Ergo MTM Italia
Haiku RP
Tel. 02 4351 1671
Mail: Elena.delbo@h-rp.it

Segreteria organizzativa:
Fondazione Ergo MTM Italia
Tel. +39 0332 239979 segreteria@fondazioneergomtmitalia.it

Per scaricare il programma completo
Programma_Conferenza_2013web

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La gestione delle pause è un fatto scientifico

Categories: Science 2 | Posted by: Gabriele Caragnano

Di recente l’argomento pause è diventato degno delle prime pagine dei giornali, soprattutto per il caso “bellico” Fiat – FIOM nato con l’accordo di Pomigliano. L’azienda ha giustificato una riduzione delle pause, sostenendo che grazie all’organizzazione del lavoro la salute dei lavoratori rimane in una zona di sicurezza. La FIOM, per contrastare l’assunzione dell’azienda, ha criticato il modello di organizzazione del lavoro ed in particolare il sistema ERGO-UAS, utilizzato per controllare e contenere i carichi di lavoro.

Vorrei uscire dal campo di battaglia per fornire a tutti i lettori alcuni elementi oggettivi, lasciando a ciascuno il proprio diritto di critica ed interpretazione. Per fare ciò, dovrò necessariamente sfiorare alcuni concetti tecnici di organizzazione del lavoro, con la promessa e l’impegno di non esagerare con concetti astrusi e difficili da comprendere (in caso contrario siamo sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento).

Una linea di montaggio, caso più comune di processo ad alta intensità di lavoro manuale, è formata da diverse stazioni di lavoro in cui vengono posizionati gli operatori di linea, che lavorano condividendo il medesimo tempo ciclo, detto anche “cadenza della linea” o, nella più moderna terminologia, “takt del processo”. I tecnici di ingegneria industriale hanno il compito di “riempire” ogni stazione di lavoro con una quantità di lavoro ragionevolmente uguale, in modo da rendere il flusso di montaggio fluido ed equilibrato. Da qui appare evidente la necessità di misurare il lavoro, cosa non facile data la natura molto variegata dello stesso. Lavoro significa esecuzione di un dato compito programmato e necessario per la produzione di un dato componente. Quindi azioni elementari come camminare, prendere e piazzare, allineare, stringere, movimentare attrezzi e strumenti sono solo un esempio di tutto ciò che può essere assegnato ad un operatore di linea. Lo strumento più utilizzato al mondo nel settore automotive per la misurazione del lavoro è UAS, Universal Analyzing System, che consiste in un database di movimenti elementari sufficienti per descrivere qualsiasi operazione manuale di cui è noto un tempo base di riferimento. Tale tempo rappresenta uno standard internazionale sviluppato e gestito da un network di associazioni No-Profit (Associazioni Nazionali MTM – Methods-Time Measurement) dedite alla ricerca e sviluppo di sistemi a tempi predeterminati di misurazione del lavoro (UAS è uno dei sistemi MTM). Il livello di rendimento richiesto al lavoratore per eseguire i compiti assegnati nei tempi previsti da UAS è basato sul concetto di ritmo medio, che può essere mantenuto per l’intera durata del turno di lavoro senza stancarsi da un essere umano allenato, con caratteristiche fisiche normali e ben addestrato.

Negli ultimi dieci anni la ricerca medico scientifica si è concentrata molto sull’aspetto della stanchezza, generata intuitivamente dalla fatica richiesta dall’esecuzione del compito lavorativo assegnato. Appare evidente, infatti, che non può essere sufficiente misurare il tempo di esecuzione “normale” di un singolo movimento per controllare la fatica umana, che è certamente collegata a tutti i compiti lavorativi eseguiti nell’arco della giornata di lavoro. E’ indispensabile aggiungere ulteriori fattori di influenza del carico di lavoro per arrivare ad un modello di misurazione della fatica umana più solido e completo. Pensiamo ad esempio al caso estremo di un sollevamento di un peso di 15 kg da terra e del successivo posizionamento su banco di lavoro. Il sistema UAS fornirebbe le seguenti indicazioni:

 

Piegarsi e rialzarsi da terra                                2,2 sec

Prendere e piazzare oggetto su banco              2,8 sec

Tempo totale del compito                                5,0 sec

 

Se venisse assegnato solo questo compito ad una data stazione di lavoro in una linea di montaggio che avesse una cadenza esattamente uguale a 5 sec, significherebbe per il lavoratore posizionato in questa stazione eseguire questo grave compito per circa 5.000 volte al giorno! E’ chiaro a tutti che questo è impossibile, poiché la situazione è davvero estrema. Nella realtà il processo di assegnazione dei compiti è complesso, poiché il risultato finale deve essere un flusso equilibrato, in cui tutte le stazioni di lavoro hanno pressoché lo stesso carico di lavoro e questo deve essere assolutamente misurato e controllato. Il primo passo è effettivamente quello descritto pocanzi: misurare il lavoro definendo un tempo base di esecuzione di riferimento. Tale tempo, definito appunto “tempo base”, è il tempo che richiederebbe la sequenza di compiti assegnati ad un lavoratore addestrato ed allenato che lavorasse ad un ritmo medio e costante per tutto l’arco della giornata lavorativa senza stancarsi. Il secondo passo è la misurazione della fatica generata dalla stessa sequenza, nell’ipotesi di ripeterla per tutta la giornata lavorativa. Viene introdotto quindi il concetto di carico biomeccanico, ovvero il livello di energia che il fisico del lavoratore deve sopportare nello svolgimento dell’attività. Maggiore è il carico biomeccanico, maggiore è la fatica che il lavoratore deve sopportare. Viene intuitivo a questo punto assumere che sia necessario introdurre un meccanismo di compensazione che riporti la fatica a livelli accettabili e riferibili agli standard internazionali in materia di controllo del carico biomeccanico (in particolare le ISO 11226 e 11228.1/2/3). Tale meccanismo è stato messo a punto in anni di sperimentazioni dalla nostra Fondazione ed ha assunto il nome di ERGO-MTM (ERGO-UAS nel caso Fiat). Il principio alla base di questo modello è quello di dilatare i tempi base di lavoro (misurati con i sistemi MTM) in funzione del livello di carico biomeccanico. Tale grandezza, molto articolata e complessa da determinare, è misurata attraverso l’applicazione del sistema di analisi ergonomica denominato Ergonomic Assessment Work-Sheet (EAWS), che ha il grande pregio di rifarsi agli standard ISO e di rappresentare lo standard più diffuso nel mondo industriale ed in particolare nell’industria automobilistica (oltre che in Fiat EAWS è adottato globalmente in VW). Nel modello ERGO-MTM, le pause sono parte integrante della valutazione complessiva del carico biomeccanico associato ad una data lavorazione. Se aumenta il carico biomeccanico, aumenta la dilatazione dei tempi di lavoro con l’effetto di generare dei periodi di recupero che consentano al lavoratore di rientrare nei limiti di sicurezza. Se forzatamente venisse ridotto il numero delle pause, ciò determinerebbe un aumento del carico biomeccanico (meno riposo = maggior fatica) e di conseguenza dei tempi di lavorazione (in pratica la riduzione delle pause verrebbe compensata con tempi di lavorazione più lunghi). Come si può intuire da questa breve spiegazione, il sistema ERGO-MTM si autoregola. Esso non consente di “giocare coi numeri”, poiché ogni variabile è collegata alle altre in un modello olistico e chiuso.

Alla luce di tutto ciò, appare chiaro che non possono essere imputati al modello ERGO-MTM meriti o colpe nella definizione di orari, turnazioni o regimi di pause, spesso frutto di accordi politico sindacali. Al contrario, l’utilizzo di ERGO-MTM costituisce una garanzia per il lavoratore, che obbliga l’azienda a rispettare limiti chiari e misurati di “consumo energetico”; al tempo stesso rappresenta la certezza per l’azienda di operare secondo standard di rendimento ed efficienza confrontabili con le aziende manifatturiere di tutto il mondo nel pieno rispetto dei vincoli legislativi imposti dal D.lgs 81/2008.

Gabriele Caragnano

Direttore Generale Fondazione Ergo-MTM Italia

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Fondazione Ergo-MTM Italia

Sede legale: via Orrigoni 8 | 21100 | Varese

Sede operativa: via Procaccini 10 | 21100 | Varese

Tel.        +39 0332 239 979

www.ergo-mtm.it

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ERGO-UAS e impatto sull’organizzazione del lavoro

Categories: Science, Science 2 | Posted by: Gabriele Caragnano

Alcune pubblicazioni sembrano identificare il modello ERGO-UAS come l’origine di tutti i mali degli stabilimenti FIAT. Il concetto utilizzato è sempre lo stesso: ERGO-UAS aumenta i ritmi di lavoro e genera ulteriori problemi di salute ad una popolazione operaia già afflitta da mille problemi ed in graduale invecchiamento.

In qualità di sviluppatore ed ideatore del modello ERGO-UAS (insieme al collega Ivan Lavatelli) vorrei fornire un’informazione più corretta e in linea con lo spirito di imparzialità che contraddistingue la Fondazione ERGO-MTM Italia. ERGO-UAS è un modello scientifico per il controllo dei carichi di lavoro e della produttività pensato per essere uno strumento equilibratore tra le esigenze di maggior produttività dell’azienda e quelle di maggior protezione della salute dei lavoratori. Nella mia esperienza di ingegnere ricercatore ho appreso subito che per conoscere e controllare un processo è necessario saperlo misurare. Ebbene ERGO-UAS è un modello di misura di grandezze molto importanti e difficili da inquadrare: il lavoro ed il correlato carico di fatica (carico biomeccanico). Le basi di riferimento non sono nostre invenzioni. Vengono utilizzati parametri internazionali descritti da illustri testi di ingegneria industriale, di medicina del lavoro e da norme di standardizzazione ISO.

L’utilizzo serio e sistematico di ERGO-UAS porta a incrementi di produttività nel pieno rispetto dei limiti umani, superando di fatto paradigmi e luoghi comuni che vedono produttività ed ergonomia in netta contrapposizione. Definire, identificare e misurare i fattori di rischio legati ad una lavorazione manuale consente di abbinarvi in modo ottimale una risorsa umana, facendo leva sulle sue capacità lavorative piuttosto che escludendola per le sue limitazioni (caso dei lavoratori RCL, a Ridotte Capacità Lavorative).

Da quando il modello ERGO-UAS è stato adottato dagli stabilimenti FIAT Auto l’attenzione all’organizzazione del lavoro e all’ergonomia è triplicata con effetti evidenti agli occhi di un qualsiasi osservatore: ritmi di lavoro omogenei e basati su valori medi europei, eliminazione graduale di posture scomode, riduzione degli sforzi e migliore distribuzione delle pause. Vedere Pomigliano per credere.

Le polemiche sollevate da molti osservatori inesperti fanno leva sul fatto che rispetto al passato in qualche caso a seguito dell’introduzione del modello ERGO-UAS i ritmi di lavoro sono aumentati e le pause ridotte. Non credo che questo debba essere il punto di discussione. La questione centrale è se l’obiettivo fissato dal nuovo modello di organizzazione del lavoro sia equo o no. Noi abbiamo tutti i fatti, le cifre e le prove che questo livello sia corretto e sicuro e siamo pronti a dimostrarlo a chiunque voglia confrontarsi seriamente sul piano squisitamente tecnico-scientifico. Detto ciò, se la situazione competitiva di partenza è arretrata rispetto al punto posto come obiettivo, è logico e ragionevole attendersi un aumento di tutti quei fattori che limitano la competitività dell’impianto (metodi di lavoro, rendimento ed efficienze), nella piena garanzia che domani si produrrà di più ma in modo più sicuro ed efficace. Questa è la via della buona produttività

 

Gabriele Caragnano

Direttore Generale Fondazione Ergo-MTM Italia

Fondazione Ergo-MTM Italia

Sede legale: via Orrigoni 8 | 21100 | Varese

Sede operativa: via Procaccini 10 | 21100 | Varese

Tel.        +39 0332 239 979

www.ergo-mtm.it

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Università, sindacato, industria e servizi insieme per la Fondazione: il Consiglio degli Esperti

Categories: Science 2 | Posted by: Gabriele Caragnano

Il Consiglio degli Esperti è l’organo a cui è affidato il delicato compito di individuare gli obiettivi strategici e le iniziative su cui concentrare attività e risorse della Fondazione. E’ composto da personalità del mondo dell’università, del sindacato, dell’industria e dei servizi:

Prof. Francesco Saverio Violante, Università di Bologna (Coordinatore)

Prof. Maria Pia Cavatorta, Politecnico di Torino

Dott. Roberta Bonfiglioli, Università di Bologna

Ing. Stefania Spada, Fiat Group Automobiles

Ing. Marco Vitello, Fiat Group Automobiles

Dott. Gianluca Ficco, UILM

Dott. Alberto Cipriani, FIM

Ing. Ivan Lavatelli, PwC Advisory SpA

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